Buongiorno e bentrovati per la nostra consueta pausa caffè.

Come ogni lunedì, oltre al lavoro, rientriamo nella routine fatta di abitudini, faccende e piccoli vizi.
Potreste aver caricato una lavatrice prima di uscire per andare in ufficio (proprio come ho fatto io) o aver cucinato un ciambellone per la colazione, perfetto da inzuppare
nel caffè per darci la carica giusta per iniziare la settimana. Le cose da fare si accumulano e come è normale che sia ci ritroviamo a dover concentrare tutte le faccende
e le commissioni in quelle poche ore libere che abbiamo durante la giornata; passare l’aspirapolvere, caricare la lavastoviglie e preparare la cena in forno.
Sappiamo benissimo però che ci sono orari in cui conviene di più svolgere queste mansioni per evitare delle bollette salate a fine mese.
Come tutti sappiamo il prezzo dell’energia elettrica varia in base al volume della domanda e ci sono orari in cui la domanda e il prezzo sono più alti e altri in cui sono più bassi.
Nel dettaglio:

Ma perché? Per quale meccanismo è consigliato fare la lavatrice di notte piuttosto che in pausa pranzo? Con quale logica il prezzo sale in determinati momenti?

La ragione dietro a tutto ciò è il cosiddetto sistema marginale; il costo dell’energia elettrica si basa sulla proposta di prezzo dell’ultima tipologia di fonte di energia in grado di coprire la domanda. La domanda viene soddisfatta a partire dalle fonti di energia più economiche, ossia le fonti di energia rinnovabili, che ad oggi sono le più economiche perché non richiedono materia prima per la produzione di energia elettrica. Nel momento in cui queste diventano insufficienti a coprire la domanda, come nel caso degli orari di punta, il fabbisogno verrà mano a mano soddisfatto da fonti di energia sempre più costose fino appunto ad arrivare al prezzo della fonte che riesce a coprire tutta la domanda di un determinato momento.
Per semplificare, il prezzo pagato dall’utente finale è quindi il prezzo della fonte di energia più costosa; se la domanda totale è di 10 GW e 4 vengono coperti da fonti rinnovabili e 6 dagli altri impianti di produzione dell’energia, il prezzo che pagano gli utenti per tutti i 10 GW è quello stabilito dall’impianto produttivo che ha il costo più alto.


Fonte: Ubroker

In poche parole più consumiamo, più energia ci serve, più energia dovrà esserci fornita indipendentemente dalla sua origine o dal suo prezzo. Idealmente l’obiettivo del sistema marginale sarebbe quello di incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili in modo da avere sempre più energia green per soddisfare bisogni sempre più alti a prezzi sempre più bassi. Coprire interamente il fabbisogno energetico con fonti rinnovabili sarebbe una situazione perfetta sia per il consumatore finale, privato o azienda che sia, sia per l’ambiente; ciò rimane però un’utopia. L’energia rinnovabile purtroppo avrà sempre, per sua natura, una dinamica non lineare di produzione e servirà sempre un supporto aggiuntivo o enormi città fatte di batterie ed accumulatori così come avviene oggi in Texas. Quindi, allo stato attuale, anche aumentando la quantità disponibile di energie rinnovabili il prezzo finale del consumatore continuerà a rimanere vincolato al prezzo delle energie più costose.

A complicare questo scenario a partire da agosto 2022 si è verificato un fenomeno anomalo di incremento del costo dell’energia elettrica in F2, che in alcuni momenti è arrivato ad essere superiore a quello della F1, come possiamo vedere nel grafico.

Lo stesso trend si è riconfermato poi nel corso del 2024.

Inoltre si è assottigliato il delta di differenza tra la F1 e la F3 rendendo meno economico utilizzare l’energia in F3 rispetto a qualche anno fa.

Alla luce di questa anomalia e dell’utopia di cui abbiamo parlato poco più sopra, sono evidenti le mancanze e i difetti del sistema marginale. Come far fronte a tutto questo?
Purtroppo noi consumatori finali non possiamo fare altro che adeguarci alle regole del mercato cercando di tutelarci contro i suoi movimenti anomali e cercando le condizioni di fornitura più adatte alle nostre esigenze.

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