Aumento delle bollette del gas dal 1° gennaio 2024: IVA, oneri generali e altri fattori

Dal 1° gennaio 2024, le bollette del gas hanno subito un aumento a causa di diversi fattori,
tra cui l’applicazione dell’IVA ordinaria, il reintroduzione degli oneri generali di sistema e altri
fattori influenti. In questo articolo, esaminiamo gli elementi chiave che hanno contribuito
all'aumento delle bollette del gas e come gli utenti possono affrontare questa situazione.

A partire dal 1° gennaio 2024, l’IVA sul gas è tornata all’aliquota ordinaria. Nelle utenze
domestiche significa che per i consumi fino a 480 Smc, l’aliquota IVA sarà del 10%, mentre
per i consumi oltre questa soglia, l’aliquota IVA doventa del 22%. Nelle utenze business si
tornerà a recepire l’aliquota Iva di competenza. Questo primo cambiamento contribuisce
all’aumento delle bollette del gas, poiché l’aliquota agevolata del 5% è stata eliminata.
Sempre dal 1° gennaio 2024, sono stati reintrodotti gli oneri generali di sistema sulle bollette
del gas. Questi oneri rappresentano costi aggiuntivi legati alla gestione e al funzionamento
del sistema energetico. Il ritorno di tali oneri influenza l’importo finale delle bollette del gas
mediamente del 19%.
Pertanto un utenza comune con IVA al 22% troverà nella prossima fattura del gas un
aumento medio del 36% dovuto dal ritorno alla normalità, dopo 2 anni, di Iva ed oneri
generali.
Oltre all’IVA ed agli oneri generali di sistema, altri fattori esterni possono influenzare le
bollette del gas. Le condizioni meteorologiche possono determinare un aumento della
domanda di riscaldamento, portando a un aumento dei consumi e, di conseguenza, delle
bollette. Le tensioni geopolitiche e i conflitti in aree chiave per la fornitura di idrocarburi
possono influenzare i prezzi del gas naturale all’ingrosso.
L’aumento delle bollette del gas può avere un impatto significativo sul bilancio delle famiglie
e delle imprese. È importante valutare strategie per ridurre i consumi energetici, come
l’adozione di un monitoraggio continuo della propria fornitura e la verifica dei prezzi applicati
dal fornitore.
Rimane per le famiglie a basso reddito il bonus sociale. Questo bonus è di fatto l’unica
agevolazione che continua ad essere in vigore di tutti gli aiuti che i vari governi hanno
adottato dopo la crisi energetica.

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