Buon lunedì compagni di pausa caffè,
ci ritroviamo qui davanti alla nostra tazza di caffè fumante come ogni lunedì mattina pronti a divorare quello che lo schermo dei nostri dispositivi ci propone. Non lo facciamo solo in questa occasione; ormai avere uno schermo, che sia di un pc o di un telefono, davanti al viso è una cosa più frequente di quanto siamo disposti ad ammettere. Nel bene e nel male, la rivoluzione tecnologica e digitale ha portato dei grandi cambiamenti in tutti gli ambiti della nostra vita; dai rapporti interpersonali all’educazione scolastica e universitaria, fino ad arrivare al mondo del lavoro. Complice la pandemia di Covid-19 e i nuovi ritmi globali, sempre più imprese italiane, indipendentemente dalle loro dimensioni, si affidano ad un parziale o totale svolgimento delle attività online. Secondo le stime dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano nel 2023 i lavoratori da remoto in Italia ammontavano a 3,58 milioni, il 541% in più rispetto al periodo pre-Covid. La realtà del lavoro da remoto negli ultimi anni è diventata una normalità, così come affidarsi sempre di più a nuove risorse e a nuove tecnologie in ambito aziendale; basti pensare a tutte le applicazioni dell’intelligenza artificiale.
Un’indagine svolta dal quotidiano La Repubblica stima che un adulto medio trascorre più di 408 mila ore davanti ad uno schermo, di cui circa 4 ore e mezza davanti al pc e 3 ore e 50 minuti davanti al cellulare. Gli intervistati inoltre sostengono che appena la metà di queste ore può essere considerata produttiva. Se si pensa che la prima linea del telefono in Italia fu inaugurata nel 1877 a Milano, stiamo assistendo ad un’evoluzione dalla velocità sorprendente. Il ruolo di queste nuove tecnologie in ogni ambito di applicazione è semplice: servono a semplificarci la vita. Nella nostra routine, i dispositivi digitali ci permettono di essere sempre in contatto con amici e parenti, vicini e lontani che siano. Le applicazioni di messaggistica gratuita e istantanea hanno rivoluzionato il nostro modo di relazionarci con le persone; prima quello che volevamo dire o comunicare richiedeva uno sforzo e un investimento in termini di tempo, sia per effettuare una chiamata sia per incontrarsi fisicamente con la persona. Ora bastano 20 secondi e un invio. Ma potremmo fare mille esempi diversi. Per esempio, chi non si è mai affidato alla comodità dello shopping online o alla praticità dei servizi di food delivery? Potenzialmente possiamo controllare tutti i nostri bisogni con un clic.
Lo stesso vale per le aziende, e non si tratta di una novità. Basti pensare a quanto siano stati velocizzati i rapporti commerciali tra le realtà aziendali grazie alla diffusione delle linee telefoniche prima e di internet e dei sistemi di posta elettronica poi. Al giorno d’oggi questi strumenti sono talmente integrati nelle nostre routine che sarebbe alquanto difficile immaginare di mandare avanti un’azienda in loro assenza. Nel corso degli anni Hollywood ha prodotto vari film sulle potenziali conseguenze di un mondo disconnesso e nessuno degli scenari proposti è invitante… Negli ultimi anni le aziende stanno cercando di portare l’integrazione tra attività aziendale e tecnologia ad un livello più alto; complice la pandemia di Covid-19 che ha agito da propulsore della rivoluzione digitale nelle aziende italiane, portando il 70% delle aziende ad accelerare il proprio processo di digitalizzazione accorciando i tempi previsti da 2 anni a 2 mesi. Ciò ha comportato uno spostamento di molte attività “tradizionali” su sistemi online, dalle più importanti, come lo svolgimento di meeting aziendali, alle meno formali, come il confrontarsi con un collega su un determinato argomento (cosa che da noi avviene molto spesso essendo una smart company al 100%).
Dall’altro lato però, questi sistemi e queste nuove soluzioni necessitano di un supporto infrastrutturale adeguato. Infatti in caso di disservizi della linea telefonica oppure della connessione di rete causa innanzitutto un danno patrimoniale di perdita di chance, ovvero un danno che non consiste tanto nella perdita del vantaggio economico ma nella mancata possibilità di conseguirlo. L’azienda quindi può trovarsi impossibilitata per un periodo di tempo più o meno lungo a farsi contattare da potenziali clienti e partner e a contattarli a sua volta, influendo negativamente sui rapporti commerciali esistenti e futuri. Il danno non è solo di carattere economico; una mancata reperibilità dell’azienda influisce sulla reputazione dell’organizzazione e sulla serietà attribuita al marchio e ai professionisti ad esso associati. La scelta di un fornitore adeguato alle proprie necessità sia in termini di tipologia e qualità del servizio offerto sia in termini di garanzie e tutela è fondamentale in un mondo che è sempre più interconnesso. Come Consorzio Gruppo Acquisti possiamo esserti di supporto clic dopo clic nella gestione dei tuoi servizi di linea e connessione.
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