Il Prezzo Unico Nazionale (PUN) è stato per oltre vent’anni il punto di riferimento per il prezzo dell’energia elettrica in Italia.
Basato sul Marginal Price System, un meccanismo utilizzato in tutta Europa, il PUN veniva determinato dall’incontro tra offerta e domanda nel mercato elettrico all’ingrosso. Dal 1° gennaio 2025, il PUN è stato sostituito dal PUN Index GME, un nuovo sistema di prezzi zonali. In questo report analizziamo il funzionamento del Marginal Price System, la sua applicazione in Italia attraverso il PUN, il nuovo PUN Index GME, oltre ai vantaggi e svantaggi di entrambi i sistemi e l’impatto su consumatori e produttori di energia.
Come funziona il Marginal Price System?
Il Marginal Price System funziona come un’asta tra i produttori di energia, che offrono l’energia a prezzi variabili in base ai loro costi di produzione, e i consumatori, che esprimono la loro domanda di energia. Ecco come si svolge:
- Offerte: I produttori di energia presentano le loro offerte, indicando quantità e prezzo. Le offerte più basse vengono accettate per prime.
- Incontro Domanda-Offerta: Il sistema abbina le offerte con la domanda, partendo dai prezzi più bassi, fino a soddisfare la richiesta totale.
- Prezzo Marginale: Il prezzo dell’ultima offerta accettata per coprire la domanda diventa il prezzo di riferimento per tutte le transazioni.
- Profitto per Tutti: Anche i produttori che hanno offerto energia a prezzi più bassi ricevono il prezzo marginale, garantendo loro un profitto.
Questo sistema crea un equilibrio tra domanda e offerta, stabilendo un prezzo unico per l’energia in base all’offerta più costosa necessaria per soddisfare la domanda.
Il PUN e il Mercato Elettrico Italiano (fino al 2024)
In Italia, il Marginal Price System veniva utilizzato per determinare il PUN, che rappresentava il prezzo dell’energia all’ingrosso sulla borsa elettrica italiana, gestita dal GME (Gestore dei Mercati Energetici). Il PUN veniva calcolato ogni ora, in base alle offerte di vendita e alle richieste di acquisto per l’ora successiva. Sebbene fosse un prezzo zonale, le differenze tra le varie regioni erano generalmente ridotte.
Il PUN Index GME dal 2025
Dal 1° gennaio 2025, il PUN è stato sostituito dal PUN Index GME, un sistema di prezzi zonali che riflette le condizioni locali di domanda e offerta nelle diverse aree del paese. Ogni regione ha ora il proprio PUN Index GME, calcolato come media ponderata dei prezzi zonali orari. Questa riforma, sancita dal Decreto Ministeriale del MASE del 18 aprile 2024, mira a migliorare l’efficienza del sistema energetico, adattandolo alle dinamiche locali di produzione e consumo.
Differenze tra PUN e PUN Index GME
Mentre il PUN era un prezzo unico per l’intero territorio nazionale, il PUN Index GME introduce prezzi differenziati per zona geografica. Il costo dell’energia ora varia in base alla zona, riflettendo le differenze locali nei costi di produzione, trasporto e domanda energetica nelle diverse fasce orarie.
Impatto del PUN Index GME
Consumatori: I consumatori dovranno gestire prezzi più variabili, ma potranno beneficiare di tariffe più basse nelle aree con maggiore penetrazione delle energie rinnovabili. Diventerà cruciale una maggiore consapevolezza dei propri consumi e l’uso di strumenti di gestione energetica.
Produttori: I produttori di energia rinnovabile, come fotovoltaico ed eolico, potranno trarre vantaggio da un mercato che valorizza maggiormente la produzione locale.
Pregi e Difetti del Marginal Price System e del PUN Index GME
Vantaggi:
- Efficienza: Incoraggia i produttori a offrire energia a prezzi competitivi.
- Trasparenza: Il sistema di determinazione dei prezzi è chiaro e regolato da norme definite.
- Segnali di mercato: Fornisce informazioni chiare su prezzi e incentiva investimenti in nuove tecnologie e fonti rinnovabili.
- Aderenza ai costi reali: Il PUN Index GME riflette meglio i costi di produzione e trasporto, garantendo maggiore equità.
- Incentivo alla flessibilità: La variabilità dei prezzi stimola i consumatori a ottimizzare i propri consumi.
- Concorrenza: La differenziazione dei prezzi favorisce la concorrenza tra i fornitori, a beneficio dei consumatori.
Svantaggi:
- Volatilità: Il prezzo dell’energia può essere instabile e soggetto a fluttuazioni.
- Influenza dei combustibili fossili: Il prezzo marginale è influenzato dai costi dei combustibili fossili.
- Complessità: Il sistema può essere difficile da comprendere per i consumatori.
- Disparità di prezzi regionali: Alcune regioni potrebbero affrontare costi energetici più elevati, specialmente quelle con infrastrutture meno sviluppate.
Conclusioni
Il passaggio dal PUN al PUN Index GME rappresenta un’evoluzione significativa nel mercato elettrico italiano. Il nuovo sistema zonale mira a migliorare l’efficienza, la trasparenza e la sostenibilità del mercato, incentivando la produzione di energia rinnovabile e ottimizzando i consumi. Tuttavia, sarà importante monitorare l’impatto di questo cambiamento, soprattutto nelle regioni meno sviluppate o fortemente dipendenti dalle fonti fossili, per garantire un sistema energetico equo e sostenibile per tutti.
Fonti
- PUN: cos’è e come determina il costo dell’elettricità https://www.sorgenia.it/guida-energia/pun-cose-e-come-determina-il-costo-dellelettricita
Cos’è il PUN Index GME ea cosa serve
- https://www.enel.it/it/supporto/faq/cos-e-il-pun
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